La Fondazione Pietro De Luca ha vissuto un momento di straordinaria importanza: al Parlamento Europeo di Bruxelles, é stato presentato “La luna al suo comando”, il libro che racconta la vicenda eroica di Felice Magliano, Internato Militare Italiano originario di San Giovanni a Piro, che piuttosto che collaborare col nazifascismo scelse la prigionia e la tortura dei lager.
Una storia vera, commovente, che parla a ogni generazione.
Il libro è frutto della profonda sensibilità della giornalista e scrittrice Lorella Beretta, che ha raccolto la testimonianza di Felice a 108 anni, trasformandola in un racconto autentico e universale.
La Fondazione attraverso Niccolò De Luca, ha avuto l’onore di sostenere e promuovere questo progetto e portarlo nelle scuole, là dove nasce la coscienza civile delle nuove generazioni.
Ma nulla sarebbe stato possibile senza Sandro Paladino, nipote di Felice, che con amore e determinazione ha trasformato la memoria di suo nonno in una storia collettiva.�Accanto a lui, la sua Famiglia – la mamma Domenica, il marito e le figlie – testimoni di un’eredità viva, potente, che parla dritta al cuore.
Il Libro poi è arrivato anche tra le mani del Presidente della Repubblica, che ha risposto con una lettera scritta di suo pugno, esprimendo gratitudine per aver conosciuto questa straordinaria vicenda umana. Un progetto nato tra le montagne cilentane e che ha già visto 25 presentazioni in tutta Italia, coinvolgendo il Museo Nazionale degli Internati Militari Italiani e facendo emergere nuove storie, nomi, verità.�La memoria è cresciuta, ha fatto rete, ha creato comunità. Un sentito grazie per questo all’On. Dario Tamburrano per l’opportunità e l’ospitalità.
A Bruxelles é stata presente la Famiglia di Felice, rappresentata con profonda dedizione dal nipote Sandro Paladino, l’autrice Lorella Beretta, i dirigenti scolastici Corrado Limongi e Maria De Biase, che hanno creduto fin dal primo momento nel valore educativo di questo progetto e il Comune di San Giovanni a Piro. Per questo un sentito grazie all’On. Dario Tamburrano per l’opportunità e l’accoglienza.
Quella che sembrava una storia custodita in famiglia, oggi è diventata una voce europea, una luce che attraversa i confini.�Una prova concreta che dalle radici più profonde possono nascere storie capaci di arrivare ovunque.
Dal Cilento all’Europa.












